martedì 21 settembre 2010

sabato 18 settembre 2010

Venerdì 17

Mica è vero. Che porti male. No, a me no. ;)

mercoledì 15 settembre 2010

quattordicisettembre.

Al rientro da una lunga e inaspettatamente placida navigazione fra i mari del nord, mi trascinai verso l'isola natìa, sentendo crescere in me un inatteso timore. Resomi conto che non tutto era rimasto come l'avevo lasciato, decisi di affidare al vento di un altro mondo parole che contenevano quel sentire. Pensavo che lui, il vento che sempre spira fra gli esseri umani, avrebbe fatto il suo dovere, e anzi, per via di quella sciocca insicurezza che segna la mia vita, lo aiutai, mettendo la mia voce in una bottiglia, che lanciai e vidi sparire nell'aria. Non udii più nulla. Non rumore di cocci infranti, non un'eco, non un grido di speranza. Perciò, mi decisi, e indossai la divisa d'un tempo. Dismessa anni prima, avevo giurato che mai e poi mai sarei entrato di nuovo in quel guscio rassicurante, vacuo e sovraccarico di ricordi. Non tutti da buttar via, del resto. Ci misi ore a plasmare un'immagine appena decente. Ore trascorse fra sguardi scollati dagli occhi e speranze di veri schiaffi di vento. Quelli che non puoi ignorare. E poi, mi incamminai. Percorsi i sotterranei di un futuro incerto, e nuovamente fui in superficie. Ce l'avevo quasi fatta. Il grande Blocco era là davanti. Tre piani, una dimensione, una sola grande paura. Tutto davanti a me. Mi fermai, paralizzato. Gettai una voce dal cuore a un'amica. "Va'" fu la sua unica benedetta parola. Aria ferma, gradini brevi e infiniti, una donna bella che potrebbe essere bellissima. Ma non è. Non è lei. Eco di silenzi vicinissimi. Troppo vicini. Sangue sospeso. Pensiero veloce. Tempo assente, e mortalmente incurvato. Dita della mente che non si sfiorano. Inaspettata, la Fine del film. Schiena dritta, via di qui. In fretta. Maledizione. Mancanza di occhi appiccicati addosso a spalle solide ma ormai ricurve.
Lacrime amare.

Sigh.

lunedì 6 settembre 2010

Catched. My way

Will you ever discover what's in here?

sabato 4 settembre 2010

Memoria di sé.

Quando ho realizzato quanto segue, ridoppiando il protagonista di Memento (nell'originale doppiato dal mitico Iansante) in questo breve monologo finale, non avevo chiaro che stavo esprimendo con la voce del personaggio cinematografico quel che sentivo anch'io: un senso di mancanza, di carenza, di perdita. Me ne rendo conto chiaramente, ora.