Un diario non troppo privato che mi ha accompagnato in questi anni. Ma ora il mio solo diario è di carta. Buona vita.
lunedì 29 agosto 2011
MI fai tremare i polsi.
giovedì 25 agosto 2011
Ciao amico mio...
Oggi ho saputo che se n'è andata una persona a cui devo moltissimo. Tutta una parte di vita, con tutti gli annessi, e i connessi.
Da quella parte di vita scaturirono un'infinità di cose belle. Un giorno gli dissi che professionalmente (che brutta parola) per me era stato un padre. Oggi so che non fu solo cosa professionale.
Ci vedevi, ci vedevi bene.
E te ne sei andato combattendo con la forza e la gioia di cui eri capace.
Che sia maledetto il Tempo. Che sia maledetto una dannata, fottuta, maledetta volta di più.
Ciao, Marcello.
Da quella parte di vita scaturirono un'infinità di cose belle. Un giorno gli dissi che professionalmente (che brutta parola) per me era stato un padre. Oggi so che non fu solo cosa professionale.
Ci vedevi, ci vedevi bene.
E te ne sei andato combattendo con la forza e la gioia di cui eri capace.
Che sia maledetto il Tempo. Che sia maledetto una dannata, fottuta, maledetta volta di più.
Ciao, Marcello.
domenica 21 agosto 2011
La Zena del Sud.
Una scivolata mentre si cammina in fretta, traditi da un sasso levigato dal tempo dell'acqua con la complicità di una leggerezza intempestiva. E le comunicazioni si interrompono nostro malgrado. La giornata inizia così.
Trova così la sua ufficialità il benvenuto isolamento nell'enclave ligure di Sardegna.
In marcia, verso il Forte.
Forse.
Trova così la sua ufficialità il benvenuto isolamento nell'enclave ligure di Sardegna.
In marcia, verso il Forte.
Forse.
lunedì 15 agosto 2011
Sole.
Dismessa la veste del caso, il turista si aggira con ruote alate e inaspettatamente gioiose su una sabbia gialla e pulita. Forse ci vuole dimostrare che i sogni dicono la verità, o forse è solo questione di casualità, appunto. O forse ancora, è l'ennesima chimera.
Sedotto dal suono di un passato che torna travestito da acciughe, faide e palloni si ferma a contemplare il tramonto sull'eterna amante che una miriade di volti felici osserva con un'estasi appena inferiore alla sua.
Poi, in un rigurgito d'orgoglio, dà cinicamente le spalle al grande disco rosso e si sente lontano. Ebbene, nel farlo, si chiede dov'è arrivato realmente. E perché. Infine, e non ve n'è certezza, accetta di convivere con quella domanda senza avvertire l'urgenza di darle risposta.
L'augurio è che essa, imprevista e non richiesta, gli piova addosso con la leggerezza di una goccia d'estate, che sciogliendosi sulla pelle non muore.
Come un sogno. Come un racconto.
Non è questo il solo modo per vivere?
Sedotto dal suono di un passato che torna travestito da acciughe, faide e palloni si ferma a contemplare il tramonto sull'eterna amante che una miriade di volti felici osserva con un'estasi appena inferiore alla sua.
Poi, in un rigurgito d'orgoglio, dà cinicamente le spalle al grande disco rosso e si sente lontano. Ebbene, nel farlo, si chiede dov'è arrivato realmente. E perché. Infine, e non ve n'è certezza, accetta di convivere con quella domanda senza avvertire l'urgenza di darle risposta.
L'augurio è che essa, imprevista e non richiesta, gli piova addosso con la leggerezza di una goccia d'estate, che sciogliendosi sulla pelle non muore.
Come un sogno. Come un racconto.
Non è questo il solo modo per vivere?
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lunedì 8 agosto 2011
Leuca.
Vicoli notturni, umanità e mare senza fine. Peccato esser soli. O forse no.
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giovedì 4 agosto 2011
Costanza.
Il turista per caso siede fra drappi imperiali e nostalgie astratte e risibili di un'epoca andata, guardando il lago in subbuglio che gli si agita dentro. L'acqua è nera, l'aria è piovosa e batte un vento che gli porta via l'anima. Accende una sigaretta nottambula davanti a un faro erculeo che sa di insuperabili colonne, e sente il terrore di chi viveva in un'epoca antica. Respira a fondo il suo fumo di lago e si incammina verso l'ennesima notte solitaria.
Si sa, la notte porta consiglio, sebbene dietro a travestimenti da smascherare.
Il turista per caso si desta, e ritrova quel volto che aveva cercato inutilmente dentro di sé per troppe, allarmanti ore. E fa una scoperta di umanità (o così speriamo per lui) che riduce la sua atavica propensione alla creazione di dei a trasparente simulacro della propria debolezza.
Lo seguiamo incamminarsi lungo il molo, dove inizia il binario.
Il cielo si è arreso, e il grigio toglie vita tutt'intorno. Le mani in tasca, aperte, alla ricerca della propria pelle.
Si sa, la notte porta consiglio, sebbene dietro a travestimenti da smascherare.
Il turista per caso si desta, e ritrova quel volto che aveva cercato inutilmente dentro di sé per troppe, allarmanti ore. E fa una scoperta di umanità (o così speriamo per lui) che riduce la sua atavica propensione alla creazione di dei a trasparente simulacro della propria debolezza.
Lo seguiamo incamminarsi lungo il molo, dove inizia il binario.
Il cielo si è arreso, e il grigio toglie vita tutt'intorno. Le mani in tasca, aperte, alla ricerca della propria pelle.
mercoledì 3 agosto 2011
Bayern.
Due ragazze inzuppate gli sorridono mentre fanno jogging sulla statale avviandosi lungo il ponte sul fiume avvolto dal temporale, una bimba scruta una paperella sul lago, e il turista per caso, mentre mangia patatine e mezza birra di grano sotto una tettoia colpita dalla pioggia battente, fa fatica a ritrovarsi cose dentro.
Fa un po' freddo.
Ma poi, in genere, passa.
Fa un po' freddo.
Ma poi, in genere, passa.
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lunedì 1 agosto 2011
In fondo alla notte.
Primoagostoduemilaundici.
Quanto sono limitate le parole per dire di lacrime dolci, di affetto senza pudore, e di occhi senza fine.
Eppure, di parole, vanno scritte nuove pagine.
Quanto sono limitate le parole per dire di lacrime dolci, di affetto senza pudore, e di occhi senza fine.
Eppure, di parole, vanno scritte nuove pagine.
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