venerdì 16 dicembre 2011

Notte.

Gli occhi stanchi di sé
e i sorrisi di circostanza
li ho portati in cantina
stanotte
la voce secca del noncisono
l'ho bagnata con uno scroscio d'acqua calda
stanotte
il silenzio della risata vuota
l'ho soffiato via col grido
stanotte
il farfuglio del sorriso idiota
l'ho spazzato via con l'intelligenza d'Altri
stanotte.

Chissà che gran risveglio
domani.


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